Dossier politici Politica agricola

L’agricoltura svizzera deve continuare a svilupparsi. Ecco perché per il periodo dopo il 2022 è necessaria una politica agricola che stabilisca le condizioni quadro e indichi chiaramente e in maniera inequivocabile la direzione da seguire.

La politica agricola può contribuire al continuo sviluppo dell’agricoltura solo se viene attuata nel quadro di una politica federale coerente. Ciò significa che gli obiettivi della politica agricola devono armonizzarsi con quelli di altri settori politici come l’energia, l’ambiente, la pianificazione territoriale e le relazioni internazionali. Per questo l’USPV si impegna affinché gli obiettivi vengano considerati anche alla luce delle loro conseguenze, in particolare in relazione ad altri obiettivi.

Per l’USPV è particolarmente importante che lo sviluppo della produttività dell’agricoltura non venga frenato in alcun modo. L’orticoltura, improntata sull’imprenditorialità, dovrà potersi orientare al mercato anche in futuro e restare indipendente da altri tipi di sostegno. Per mantenere la giusta concorrenzialità nei confronti della produzione di verdura estera, talvolta fortemente sovvenzionata, una protezione doganale efficace è imprescindibile.

In agosto del 2020, un postulato della CET-S ha incaricato il Consiglio degli Stati di sospendere la trattazione del messaggio relativo alla PA 22+ finché il Consiglio federale non avesse stilato un rapporto in risposta al suo postulato. Il rapporto dovrebbe essere pubblicato al più tardi nel 2022. Il postulato è stato presentato poiché la maggioranza della CET-S ritiene che nella sua versione attuale il disegno del Consiglio federale comporti soltanto punti negativi (esigenze supplementari e più elevate, riduzione dei pagamenti diretti, rischio di una caduta dei prezzi e del reddito, diminuzione del grado di autoapprovvigionamento ecc.) e non offra all’agricoltura prospettive a lungo termine. Inoltre, il rapporto complementare richiesto non è stato nemmeno in grado di rispondere in modo soddisfacente alle esigenze della maggioranza della Commissione.

Nel 2021 la Commissione dell’economia e dei tributi per il Consiglio nazionale (CET-N) ha seguito il Consiglio degli Stati e sostenuto la sospensione della politica agricola 2022+. Verranno autorizzati unicamente i mezzi finanziari per l’agricoltura per gli anni 2022-2025. Con i postulati 20.3931 e 21.3015, il Parlamento ha gettato le basi per l’ampliamento della politica agricola futura.

Direttive chiave e posizione USPV

  • La PA 2022+ dovrà mostrare una direzione chiara e rigorosa e indicare chiaramente le conseguenze per l’agricoltura. Non dovranno più essere presenti obiettivi incompatibili.
  • Sviluppo dell’orticoltura:
    • Sviluppare e promuovere la produzione svizzera anche nei confronti dei consumatori.
    • La protezione doganale per le verdure deve essere mantenuta. L’USPV respinge una compensazione tramite sovvenzioni interne come i pagamenti diretti.
    • Promuovere la produttività dell’agricoltura e quindi la libertà imprenditoriale. Le prestazioni agricole (ecologiche) non devono frenare lo sviluppo dell’orticoltura.
    • Il diritto fondiario e la pianificazione territoriale devono promuovere lo sviluppo in orticoltura (serre, impianti per la preparazione…)
  • Protezione delle colture:
    • Presentare strategie economicamente sensate per alternative agli odierni prodotti per la protezione fitosanitaria (ricerca).
    • Posizione aperta nei confronti dell’autorizzazione alle nuove tecniche di selezione vegetale.
    • Divieto di OGM solo se sono presenti alternative sensate dal punto di vista economico, se la gestione delle resistenze può essere garantita, se non sono presenti lacune o in caso di motivazioni urgenti (p. es. salute umana).
    • Nessuna tassa sui prodotti fitosanitari e nessuna regolamentazione dei prodotti fitosanitari tramite OPD
  • Promozione della vendita: impiego flessibile dei mezzi e aumento dei contributi.
  • Innovazione: promozione tramite formazione professionale corrispondente, consulenza specifica e sufficiente finanziamento per una ricerca vicina alla pratica, accesso facilitato ai progetti di promozione.
  • Pagamenti diretti: promozione sostenibile per l’impiego di nuove tecnologie ma niente falsi incentivi.